Con sentenza n. 11223/2015, la Corte di Cassazione ha affrontato una questione inerente il corretto trattamento dei dati personali in costanza di rapporto di lavoro, accertando una palese violazione del diritto alla privacy.
Nel caso di specie il lavoratore lamentava la detenzione da parte del Circolo didattico presso cui era in servizio come insegnante, di copia integrale del verbale relativo all’accertamento sanitario effettuato dalla commissione medica di verifica, in relazione alla richiesta dell’interessata volta ad ottenere la pensione di inabilità. Il documento conteneva, oltre alla valutazione medico-legale circa l’inidoneità all’impiego, altri dati personali relativi alla diagnosi, agli esami obiettivi e agli accertamenti clinici e strumentali effettuati, nonché informazioni anamnestiche, tra cui quella relativa all’infezione da Hiv.
Sent. Cassazione Sez. Lavoro n. 11223 del 29/05/2015
(fonte: Direzione Provinciale del Lavoro di Modena – Dottrina per il Lavoro)

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