COS’E’?
Il riscatto del corso di laurea è un istituto che consente di valorizzare ai fini pensionistici (in tutto o in parte) il periodo del proprio corso di studio universitario, a condizione, naturalmente, che il richiedente abbia conseguito il titolo di studio (diploma di laurea o titolo equiparato) e che il periodo da riscattare non sia già coperto previdenzialmente.
Il riscatto è sempre a titolo oneroso e viene riconosciuto solo a domanda dell’interessato. Spetta all’ente previdenziale la valutazione dell’accoglimento della richiesta.
Per il pagamento, è prevista la possibilità di beneficiare della rateizzazione per un periodo massimo di 120 rate e della deducibilità fiscale
Il riferimento normativo è il Decreto Legislativo 184 del 1997 che prevede due diversi metodi di calcolo dell’onere in base alla collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto:
- riscatto ordinario: qualora gli anni di studio si collochino in un periodo caratterizzato dall’applicazione del metodo retributivo (cioè ante 01/01/1996); l’importo dell’onere varierà in base a diversi fattori quali età, sesso, retribuzioni percepite negli ultimi anni
- riscatto agevolato: prevede il versamento di un onere di importo ridotto (per il 2020 circa € 5.300 all’anno) indipendentemente dall’età anagrafica e della posizione contributiva del richiedente. I soggetti che possono beneficiare di questo tipologia di calcolo sono:
– soggetti non iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.– soggetti per i quali il periodo di studio da riscattare si collochi in un periodo di competenza del metodo contributivo (successivo cioè al 31 dicembre 1995)– NOVITA’ 2020: soggetti per il quali il periodo di studio da riscattare si collochi in un periodo ante 1996, purché abbiano esercitato prima di presentare la domanda di riscatto l’opzione per il metodo contributivo “puro”, che quindi verrà applicato all’intera carriera lavorativa (circolare INPS 6/2020).Ciò vuol dire che la pensione futura verrà interamente calcolata con il metodo contributivo.
Conviene davvero?
Il riscatto di laurea agevolato va sicuramente ad incrementare il montante contributivo e quindi la possibilità di un trattamento previdenziale più consistente, ma il beneficio in termini di età pensionabile va valutato caso per caso.
Inoltre è molto importante verificare se la pensione riveniente dall’opzione al contributivo sia conveniente rispetto ad una pensione calcolata con il sistema misto.
Va evidenziato che, per coloro che intendono riscattare periodi ante 1996, l’opzione al contributivo deve essere presentata prima della presentazione della domanda di riscatto. L’opzione al contributivo è irreversibile: se si decidesse di non dare corso ai pagamenti, la pensione sarebbe comunque calcolata col metodo contributivo.
Riveste quindi molta importanza una consulenza personalizzata che consenta di capire cosa conviene fare.
Al momento, l’Inps non ha ancora presentato le circolari applicative relative alla nuova tipologia di riscatto (ante 1996): di conseguenza, non è ancora possibile fare simulazioni sul sito INPS, né presentare la domanda di riscatto secondo le nuove modalità.
Il Dipartimento Welfare alla mail fisac.dipartimentowelfare@gmail.com è disponibile per consulenze personalizzate, tenendo conto che, per una consulenza ottimale, sarebbe opportuno attendere l’emanazione delle circolari applicative dell’Inps.
DIPARTIMENTO WELFARE FISAC CGIL PIEMONTE
Devi accedere per postare un commento.